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venerdì 30 marzo 2018

20# cazzi da scopare

Continuo a sostenere C. in questo fase complicata della sua vita, sebbene io sia fortemente in una condizione calante di luce addirittura per me stessa.
Mi sono beccata una broncotracheite e i brividi che a volte sento durante la giornata mi ricordano lo stato bebole di salute e psicologico. Vorrei sempre correre nel mio letto, unico rifugio in questo momento per il mio stato d'animo.

Ieri sera ho discusso con C. per i soldi che io mi rifiuto di voler lasciare nei ristoranti
Lui mi ha risposto che se lo può  permettere e non é un problema e se ne frega dell'ipotetico mio principio.
Egli poi ha  insisto che se ho bisogno mi presta i soldi anche per operarmi al setto nasale, poichè sa che mal respiro.
Ma io nemmeno moribonda sarei capace di approfittare di tanto e di nessuno.

Pensavo che rarissimi uomini  sono stati tanto generosi con me.
E di uomini che i soldi ne avevano o gli sperperavano, sulla mia pelle ne son passati abbastanza  da farmi riflettere.
Costoro mai hanno capito nulla di me, di quel che sono come donna e come persona.
Mi chiedo come possa  una persona essere tanto superficiale e non comprendere davvero chi è onesto o chi è disonesto.
Forse la colpa è del sesso, spesso carnalità infida e sporca,
forse è l'avidità dell'uomo che nel denaro vede ingordigia e difficile distacco anche dinanzi a cose superiori,
forse è il mio essere sempre oltre, libertina, che da per scontato la mia carezza o la mia carne senza guardare l'anima e il cuore.

Mi chiedo spesso  con chi me la faccio e con quale criterio scelgo i cazzi da scoparmi: o sono malata (cosa che sto fortemente ipotizzando) o sono una poveraccia che si accontenta ( quest'ultima sarebbe davvero penosa).

Devo incominciare a valutare meglio, a pesare meglio chi frequento: non perchè io voglia il denaro di  un uomo, giammai sarei capace di accettarne, ma perchè non sanno guardare oltre l'istinto della carne e del denaro, non sanno apprezzare le personalità, le anime corrette, non sanno riconoscere le difficoltà dell'altro pur essendo chiare e palesi.

martedì 27 marzo 2018

19# meglio come Candy Candy

Non mi piace fare shopping, mi da ansia, mi crea stress. A meno che non si tratta di comprare libri o prodotti per il mio gatto.

Quando tocca a me, quando sono io l'oggetto  delle compere incominciamo i fastidi. 

Io non amo andare in giro a comprare indumenti e quant'altro. 
Ogni negozio è  per me un mal di stomaco.
Le economie non mi permettono mai di acquistare  quel che voglio in quel dato momento, ma sopratutto non amo andare in cerca di taglie superiori alla norma. 
Come entro in un camerino, spogliatoio o come cazzo vi va di chiamarlo, io salgo regolarmente sulla bilancia, e se il risultato è  poi depressione, delusione a palla voglio andare con le pezze  al culo.

Mi obbligo a fare spesa una volta l'anno con la speranza di non essere invitata a nessuno evento per ritornare a penare tra taglie, abiti e camerino.

Oggi purtroppo ho dovuto tentare necessariamente di fare un acquisto  e nemmeno a scriverlo non ci sono riuscita.
In cambio sono tornata a casa con l'idea che rinchiudermi su una torre come Candy Candy sarebbe davvero il male minore.



lunedì 26 marzo 2018

18# sono ripartita da Paulo

La lettura alcuni anni fa fu la mia salvezza.
Dovrei riprendere....
ho ripreso.
Sono ripartita da lui, da Paulo: colui che da sempre descrive qualche parte di me nemmeno mi avesse conosciuto.

17# tra colpa e desiderio

Anche stasera sono uscita  con il tipo.
Non stava bene, era stravolto, stanco, in estremo bisogno di sentirsi amato, rasserenato.
E io l'ho fatto, platonicamente e non sessualmente.
Sono brava a prendermi cura dell'altro, più di quanto l'altro sia bravo con me.

Dopo aver mangiato il suo uovo di pasqua per me, siamo finiti in una birreria.
Scolati di sana pianta due boccali a catenella  (ammetto che stavo scoppiando, ma io non volevo bevesse troppo, per cui ho scambiato il secondo bicchiere per un totale finale di un litro a ciascuno) ho guidato la sua macchina fino al mare.
Ci siamo fermati e ha dormito, su di me, rannicchiato, circa mezz'ora, mentre parlucchiava che gli piacevo, che era la sua unica cosa bella.
Ironicamente lo azzittivo, non volevo sentire, non volevo provare sensi di colpa.

La mia testa dinanzi al mare era finita nella terra di Matthew.
I miei pensieri,
la mia essenza,
la mia malinconia, che ben lui conosce davvero e accetta.
Matthew era tra le mie braccia e non C.
Lui il mio segreto, il mio danno, l'oscuro e la luce insieme.

Ho provato colpa, per essere nel posto sbagliato.
ho provato colpa, per il desiderio che sentivo profondo per Matthew in quel momento, per l'immaginazione che non aveva freni, per C. che dovrebbe stare altrove e con un'altra più adatta  a lui.
Ho provato colpa perchè alla fine Matthew è di un'altra, ma io lo voglio così tanto da anni da rischiare la più atroce sofferenza.

 il corpo, la mente e quel segreto giardino 

E che le nostre essenze si sono riconosciute e possiedono un proprio giardino dove esprimersi in liberta' e consapevolezza.
E che questa cosa non la posso cambiare poichè così forte addirittura nel suo divenire.

sabato 24 marzo 2018

16# punti interrogativi su una semplice frequentazione

Nel tardo pomeriggio sono uscita con il tipo a cui devo ancora darla, ma mi sono innervosita e sono rincasata con mal di testa. Energia negativa a palla.

E' un uomo testardo in tutto e questo dopo un po' mi da noia,  voglia di mandarlo a quel paese.
Non ci si può ragionare e io schizzo, ma in silenzio al momento, semplicemente perchè sono umana  e lui ha problemi delicatissimi in famiglia.
Lo sto riempendo di consigli, ma senza risultato.
Vorrei fosse più sereno non tanto per me (intenzioni serie non ne ho), ma per quel poco di lavoro che c'è.
Ma niente, egli va per la sua strada. Io irrimediabilmente per la mia.

Non a caso alcune  riflessioni mi hanno portata a ben ragionare che se lo lascio per la seconda volta per un altro lavoro: deve essere l'ultima. Nel frattempo però voglio per sfida fare il concorso che  lui mi ha consigliato e mi appoggia e fare esperienza, non si sa mai che mi venga utile.
Certa che, io di un lavoro serio ho bisogno.
Certa che, uno stipendio serio mi sta diventando vitale.

Concludo che anche col sesso sto facendo a cazzotti sia nella pratica che nell'idea da quando è iniziata questa frequentazione.
Per quanto inerente alla pratica mi stavo anche sforzando di accettarlo per come lo intende egli, giacchè sorvolava sulla mia ciccia strabordante, per l'idea  invece siamo diversi e questo a ben conoscermi prestissimo sfocerebbe a noia galoppante.
Per cui se mi capiterà di allontanarmi, sarebbe poi meglio non riavvicinarmi, per non innescare situazioni contorte.

15# barcollando

Oggi giornata di sole, ma io boh, barcollo.

Forse è  colpa del mal di gola violento che stanotte si è  abbattuto su di me.
Forse è  colpa delle tossine che pullulano in ogni mia cellula.
Forse è  colpa dell'inutilitá che sento di incarnare.
Non so cosa può  essere, ma sicuro barcollo.

Passo un po' di tempo col mio gatto.
Lecco una scottatura sulla mano.
Attendo che chiami un tizio con cui sto uscendo e a cui devo ancora darla.

Non mi piaccio Io, non mi piace la vita  che mi sento obbligata  a vivere, non mi piacciono molte cose  eppure le devo maledettamente sopportare.

Vorrei dormire su una spiaggia sotto una vecchia barca, isolata dal mondo.

lunedì 19 marzo 2018

14# anniversario


Cinque anni fa nel pieno di una delle mie più profonde crisi esistenziali mi laureai.
Ero fuori corso e non credevo più che sarebbe stato possibile.

Più volte vi stavo rinunciando.
All'oggi non so nemmeno io come possa avercela fatta.
Un altro dei periodi più bui della mia esistenza.

Non ne godei fino in fondo di tale traguardo, ma è normalità , ovviamente per me.

martedì 6 marzo 2018

13# il mio tracollo

Non vi è stata scelta più fallimentare per me dell'essere partita per quel Nord che non era quello che immaginavo per me.
E' stato il mio tracollo, la caduta più rovinosa da cui non so se mi rialzerò più.

Mi lecco le mie ferite...le più dolorose degli ultimi anni.
Quello che ho perso partendo è stato troppo,tanto e non riesco a farmene una ragione.
Mi fa  male profondamente il cuore, la mia anima è in totale sofferenza.

domenica 4 marzo 2018

12# le ragioni dell'odio

Non so come sono riuscita a fotografarmi nella fase dell'odio, della ciccia, della debolezza, dell'incostanza per poi rivelarmi a lui.
Eppure follemente l'ho fatto.
Anche follemente ne sono stata nel farlo disgustata.

Alcuni uomini ( quelli che finiscono per ricamare sulla mia fantomatica bellezza ) devono sapere che al di là della passione, del cuore e della personalità irrequieta e attraente vi è la mia più alta forma di fragilità, capace di distruggere qualunque cosa le arrivi incontro: la ciccia , ovvero
colei che detiene la maggior parte se non l'unico potere nell'attuale forma di vita occidentale di oggi.

Le fasi dell'odio sono come un tornado, trascinano con se tutto. Travolgono tutto ciò che mi circonda, lasciandomi in solitudine ovunque mi trovi.

Ieri sera forse cercavo questo: la ragione al mio odio, la conferma che sono incapace per natura o per debolezza a cambiarmi e che questo distrugge ogni mia elevata forma di speranza all'amore. Io ho cercato questa visualizzazione anche nell'altro, io volevo che si percepisse la mia forma di vedere coerente: incostanza-ciccia-fallimenti vari e indiscussi.

aumento incontrollato del mio adipe e sua non accettazione

Ma non ci sono riuscita.

Il fatto che continui ad  imbattermi in personaggi diversi che accettano quello che io ripudio mi turba non poco:
non tollero essere messa in discussione su questo argomento,
non tollerò che la società che gira verso destra impostando le sue regole, vuol farmi credere che si può guardare anche a sinistra non tenendo conto delle stesse regole: chi fa ciò è illuminato e io non lo sono.

venerdì 2 marzo 2018