Non ho mai vissuto un periodo così psicologicamente violento. Il fatto che in un giorno io sia ritornata a scrivere due volte ne è la prova. Sembro ormai dannata, dispersa in un mare di maledizioni, in cui non esiste ribellione o via d'uscita che non sia poi creare malessere ulteriore e profondo a mia madre.
La gestione di zia, prepotente, invadente mi sta debilitando cuore e corpo. Ormai vivo con dolori riacutizzati e nuovi, sono intossicata dagli zuccheri e non provo decisamente interesse per nulla. Ho fatto passi indietro quando l'anno scorso ero proiettata fortemente ad un cambiamento. Sono precipitata di nuovo in un baratro che non trova la sua fine. Non so quando mia zia ripartirà e ciò mi angoscia, mi tiene in agitazione non sapendo più gestire la mia quotidianità.
Provo un senso di continua paura e catastrofe, o forse sto vivendo l'ennesima catastrofe della mia vita, che sta portando con se un passato a galla che ritorna perfido e doloroso.
Ho rotto il cellulare, ne ho un' altro in prestito che non capisco, odio l' iphone. Rivoglio il mio.
Sono caduta saltando dal terrazzo.
Non dormo più o pochissimo da ormai due settimane.
Sono intossicata dall'alimentazione.
C'è qualcosa che mi fa avere un bagliore di speranza, non ditemi che cosa sia perché non lo so. Mi fa assai rabbia, non voglio speranze per poi essere inculata da una realtà che mi rende inerme.
Alla mia età c'è gente che sta vivendo il mondo, io sto solo pregando di addormentarmi il prima possibile, voglio non pensare, voglio non essere consapevole di questo inizio anno violento e prepotente per la mia psiche, per la mia essenza.