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sabato 13 febbraio 2021

"03" Mai un'esperienza così

Sono sette mesi che frequentò F., dal terzo sono calata nell'interesse, dal quarto nel desiderio. Ho peró voluto continuare, un po' per mancanza di coraggio nel troncare, un po' perché mi ero abituata all'amico con cui parlare. Poi qualche suo problema, poi Natale, ora S.Valentino e io non trovo mai il momento idoneo a dire che non me la sento più. In più occasioni gli ho fatto percepire che non ho le caratteristiche della donna a cui aspira, ma nulla: chiede sempre conferme che io in maniera evasiva concedo. Invento scuse, ma fa finta di non capire, ho addirittura palesato la mia crisi sessuale, lui dice che però non va bene, ma nonostante io non dia spiegazioni valide, lui sorvola. Ho addirittura scelto di non dire più nulla alla sorella, anche mia amica, alla quale sto evitando la nostra storia. 

Insomma, ma che uomo è, un uomo che attende, giustifica, perennemente chiede scusa è conferme? Per me un uomo debole e insicuro, pigro, adolescente che non fa per me è per come sono, magari meglio per altre. No non ditemi innamorato, non posso leggerlo, non posso crederci. Un uomo che mi dice che se son rose fioriranno, al primo appuntamento non lo vedo sano di mente e il terzo giorno pronuncia ti amo, dopo che al primo appuntamento mi sottolinea che viene da una situazione di separazione, e un'altra unione la vede con le pinze non è credibile: infatti a inizio era solo sesso, poi convinzione di donna concreta, capace da tenere accanto. Dopo un mese mi fa conoscere suo figlio, sebbene io gli avevo mostrato diffidenza e per molte volte tentava di mescolarci senza buon esito. Un uomo che gli faccio ben capire che mi annoio a vederci sempre perché non sono abituata a storie stabili e durature. Che seppur condividiamo la politica, è l' istruzione non condivido uomini che non fanno nulla a parte il loro lavoro, che non sanno fare e non si applicano a fare nulla in casa anche per il proprio figlio e che se non fosse per la madre non saprebbero che cucinare, nemmeno un uovo sodo. Su alcune cose è all'antica, non gli piacciono i tatuaggi che io amo, non condivide che io vada una sera fuori con un' amica ( gli ho mentito) senza farmi il terzo grado, che ogni amico ( ahimè io ho per lo più solo amici) che ho sui social è oggetto di quarto grado. Lo devo sempre rassicurare, ha atteggiamenti infantili che io stessa da adolescente criticato nelle amicizie che avevo. Mi chiede scusa in anticipo per quello che non sa fare, in chiesa non capisce che sono in un mondo tutto mio, in preghiera, mi osserva e mi vuole partecipante con lui. È piagnucolone come i bimbi, tipico uomo che manderei a cagare ogni secondo. Troppo troppo sensibile che non so come lasciare è che mi ha  detto che se va male con me chiude con le donne. Mi dice perché non lo tocco e non lo bacio, accetta le mie divagazioni, non si fa domande è se se le fa non vi da giusta risposta, ma mi assilla è chiede conferme. 

Ecco questo è il tipico uomo, che mi annoia, non mi stimola, mi addormenta. Con lui non mi sono mai truccata, non ho voglia di vestirmi carina è nemmeno di farmi la tinta. 

Il disinteresse è incominciato da come l' ho visto gestire il figlio, per me inconcepibile su molte cose, come gestisce l'ex, da quello che non sa fare, dall'unica sua passione che sfiora la paranoia. Lo vedo ormai come un amico con cui parlare ( molto acculturato, solo quello direi, vita pratica molto ridotta se non si tratta di gestire uffici vari della quotidianità), il sesso è inesistente per me oramai, a volte provo fastidio anche. Mi rimprovera che non sono gelosa, per lui sono una che non ci tengo, ma in verità io sono così, ho una mia teoria sulla gelosia e me sono fatta una ragione per sopravvivere. Resta perplesso su alcune mie preferenze sessuali,  io già da qui direi subito ciao ciao. 

Non so come lasciare, sto sperando anche poche settimane di un lavoro fuori paese per troncare, ma nulla. 

Sto pagando la voglia di un divertimento che mi ha intrappolato. 

Mi sento spesso colpevole. Poi peró dico, ma un persona che vede in un'altra ciò che non rientra nei suoi parametri perché non lascia lui? Cosa aspetta? Ecco è quel carattere che gli manca  che non potrà mai tenermi testa. 

Si può essere innamorati a venti anni e non capire, ma a 45 devi renderti conto che ci sta qualcosa che non va, altrimenti sei rimasto bambino.  Non sei innamorato se imponi di continuare argomenti che non condivide l'altro solo perché dopo la ragione si cercano scuse e consolazione per tamponare la propria insicurezza. No questo non è amore è egoismo. 

Ho avuto la forza di lasciare un alcolizzato, solo, con problemi lavorativi e familiari, non riesco a trovare la forza di troncare con un bambinone. Bambinone che mi mette in condizione di esternare cose che non sento. Come quando vedo mio nipote quando piange e resto con lui anche se ho da fare. 

Mai un'esperienza difficile come questa. Sinceramente mai. 


P. S. 

Non rileggo perché ho sonno, perdonatemi se sono stata sgrammaticata.