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martedì 28 novembre 2017

> ho vinto un euro

Ecco niente, ieri sera ho vinto un euro, con gratta e vinci portafortuna.
Insomma un euro è sempre meglio che niente. Filosofia del bicchiere mezzo pieno molto in voga ultimamente nel mio quotidiano.

Oggi vado a lavoro di pomeriggio. Poi esco direttamente con il capo che prima di essere tale era ed è un amico.
Per farlo ho dovuto mentire alle suore dove alloggio che mi hanno chiesto anche il nome dell'azienda dove lavoro.
Santiddio non sono una minore.
Incominciano a stressarmi, ma diversamente non c'è soluzione al momento.
Quindi non solo ho pensieri continui sul mio futuro, ma anche su come sopportarle.

Boh chissà.

domenica 26 novembre 2017

> salvataggio

Una domenica di nuove ricche, nuove valutazioni, nuove speranze.
Ho deciso di non uscire e starmene in stanza a pensare al da farsi.

Non lo nascondo, sono delusa e pure preoccupata, ma certa che, devo in qualche mondo andare avanti poichè incapace di un suicidio immediato.

Manderei a fanculo subito l'ufficio dove sono, sopratutto se penso a come e perchè ci sono arrivata.
Prenderei a schiaffi due mie colleghe che per non lamentasi mai con il titolare, si trovano e faranno trovare parte dell'ufficio a prossime difficoltà: si sono sempre accollate tutto il lavoro senza ribellarsi con chi di dovere.
Adesso una se va e l'altra fa la depressa che quasi mi fanno venire il vomito se non fosse che in qualche modo ironico andiamo avanti.

Le piccole aziende hanno un'infinità di problemi sommersi che vengono a galla solo quando incontrano un iceberg.
Io in un certo senso sono sul Titanic e sicuro non saro' la prima a salire sulle scialuppe di salvataggio, per cui anche se non so nuotare (nella similitudine e nella realtà) devo gettarmi sulla prima terra ferma che incontro.
Che Dio me la mandi buona.
E' così.
Purtroppo.


sabato 25 novembre 2017

> io

Non riesco proprio a dormire....eppure dovrei per smettere di pensare.

Ancora una volta ho riempito le mie valigie e mi sono tuffata a capofitto in qualcosa che credevo finalmente un inizio, ma che così pare non sia.
E questo solo pensare che devo ricominciare da capo al di là del fatto che dovrò materialmente farlo, mi destabilizza in una maniera che non riesco nemmeno più a trovare la parole per renderne l'idea.

Non va bene mai niente e siccome non è mai la stessa cosa che sperimento ho dedotto che l'unica cosa sicura, l'unico fattore sempre uguale, quello mai intercambiabile sono IO.
Quindi io sono il "problema".
Il problema principale di ogni regolare fallimento che si accumula nella mia vita.

Forse non credo di meritare abbastanza,
forse non credo di essere capace abbastanza,
forse non lotto abbastanza,
forse non desidero follemente abbastanza,
forse non è abbastanza cio' che faccio (questo è sicuro),
forse non sono sicura di niente abbastanza,
forse sono sempre poco motivata,
forse sono sempre poco incisiva,
forse  la mia strada non è la mia strada,
forse di strada non ce ne è mai stata una che davvero contasse abbastanza.

qualcosa deve essere che sta riducendo la mia via a niente e il mio niente nell'unico senso che riesco a intravedere.

Mi sto chiedendo come ribaltare tutto questo prima che tutto questo ribalti me.

giovedì 23 novembre 2017

> come cazzo ho fatto?

Poi non dormo....
e sto lì a chiedermi rivoltandomi nel letto come un salamella come cazzo ho fatto!!

Si come cazzo ho fatto dal mondo umanistico e sociale ad arrivare in un'azienda di ingegneri e fisici.
Io che non ricordavo più che i protoni facessero parte del nucleo, io che non avevo idea di cosa fosse (in verità tutt'ora fatico a capirla sebbene abbia provato a far mio il concetto) l'impedenza e la sua unità di misura, io che mille altre cose ignoro i tali campi.

Ecco in confidenza non credo durerà.

martedì 21 novembre 2017

> non so da cosa

Qualcuno con più coraggio la farebbe finita una buona volta.

Io invece mi diverto a umiliarmi da sola con la vita che scelgo ogni volta e non so da cosa di vivere.

lunedì 20 novembre 2017

> l'acqua

Avrei così tanto da scrivere....
ho un infinito mondo dentro di riflessioni, ma non so da dove iniziare e sopratutto, se scrivere alla fine sia effettivamente catartico..

E in un vortice che sta annegando la mia anima.
Voglia assurda, perchè tale ormai è, di avere un senso.

Mi manca il mare, l'onda semplice di un fiume.
L'acqua capace di calmare i miei piu' grandi turbamenti: mi manca.