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e fu così che questa stanza diventò solo un raccoglitore di sventure. andate altrove, ove vi sia gioia, ove vi sia sole.
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martedì 20 giugno 2017

> almeno questo

Ho sedotto uomini belli e uomini brutti, affascinanti, sgrammaticati (si, si che la grammatica non sapevano nemmeno cosa fosse eppure ricchi e realizzati in tutto), impegnati, non impegnati, separati e sposati.

Ho rasentato ben due volte l'innamoramento e la premura di condividere con loro anche figli non miei. Per uno ho addirittura pensato di lasciare il mio poco "tutto" per seguirlo ovunque (errore questo, poichè deve essere reciproca una prova simile).

Ho pianto molto, lacrime gratuite per uomini che forse all'oggi ricordano solo la mia bocca, ho pregato per loro perchè' alla fine e nonostante tutto mi hanno permesso di accettare una parte di me altrimenti negata.

Ho pianto molto in verita' per molte altre situazioni più vitali nelle quali incappavo e non riuscivo a svincolarmi: come i  lavori sottopagati, non adeguati alla mia indole, lavori tanto per guadagnare qualcosa, lavori che basta che lavori o come familiari incapaci di tener conto delle mie insicurezze e fragilità. O come la gestione di un corpo, difficile e mai sentito mio veramente.

Ho beccato critiche,
ho centellinato elogi.

Ho dato, dato, dato molto e gratis a chiunque, senza nessun tornaconto che non fosse l'essere accettata ( sbagliatissimo anche questo, raramente alla fine ti accettano come sa farlo un te stesso guarito, e consapevole).

Ho desiderato infinitamente la libertà, il sentirmi qualcuno che mi permettesse di poter stare a testa alta in contesti apparenti nei quali affondavo.

Ho desiderato scrivere, lo desidero......lo sto facendo e non solo qui.
Almeno questo.

5 commenti:

  1. Anche se ho in certi momenti la percezione di averti già incrociato per me sei nuova. Sei viva, sai scrivere, sai soffrire. Sei da leggere.
    Io commento con l'alambicco ma leggo con estrema attenzione.

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  2. Alcune di quelle critiche erano proprio idiote.

    Ciao, Magnanima donna

    Gio

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  3. Hai fatto tutto secondo coscienza. Io avrei fatto lo stesso.
    Maurizio

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  4. Non so nulla di te, ci sono solo le parole che scrivi: torno rileggerle con maggior attenzione.
    Sedurre
    Rasentare
    Due volte
    Amare
    Analizzare ( che amare non è)
    La bocca
    Il corpo come estraneo
    Dare senza ritorni
    Essere accettati
    Poi scrivere perché piace, perché libera? Perché ho sempre pensato di farlo, perché adesso la scrittura si delinea qui. E non ha bisogno di identità.
    Sedurre... E uscire volontariamente dalla seduzione.
    Qualcuno pare conoscerti. Leggere è importante e bisogna passare dentro le parole.

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  5. Nella tua vita inquieta (precaria) hai trovato uno spazio ameno, la scrittura.
    Molte persone non lo conoscono.
    Una piccola dote che ti appartiene. :)

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