Il vecchio anno l'ho chiuso con un secco taglio al pollice della mano sinistra. Il nuovo anno è iniziato con una impresa psicologica e fisica molto complessa, ovvero di assistere una zia, sorella di mia madre ( in verità già a fine anno passato era incominciato tale situazione) molto legata a me, con un carattere difficile che tutt'ora mi sta dando poca serenità e molti pensieri.
I pensieri in verità sono molti anche per tanti altri motivi che evita di mettere a lista nera qui nel post primo del nuovo anno.
Un mio amico mi fatto questi auguri.....
" Non serenità ma resistenza, non felicità ma capacità di riconoscerla, questo l'Augurio. "
Mai furono più vere per me queste due righe in questo momento di vita.
Grazie F. perché nonostante non ci si veda da oltre tre anni riesci ancora da lontano e silenziosamente a cogliere il mio bisogno di sollievo.
Non siamo lontani. Sei una persona fantastica e anche se ci siamo parlati de visu poche volte ho potuto riversare tutto me e accogliere tutta te.
RispondiEliminaSpero di riabbracciarti prestissimo. Ti voglio bene!
Gentile Mi@
RispondiEliminaIl vostro amico vi ha inviato una perla, un pensiero assai saggio.
In fin dei conti la felicità è fatta anche di come ci rapportiamo colle difficoltà della vita.
Se ci pensiamo, in vari ambiti, ci inventiamo "difficoltà" da superare e affrontare proprio per entrare in un processo di ben-essere.
Ad esempio giochi e sport sono adottano questo paradigma.
Buona resistenza, costanza e capacità di riconoscerla, la felicità!
UUiC