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domenica 17 marzo 2024

9 - l'anticamera e tutto il mio sentire

> Matthew si è trasferito vicinissimo a me, lo so ormai da due mesi.  Mi ha cercata, mi ha raccontato del suo trasferimento. Sono stata felice, ma nello stesso stesso preoccupata. Lui non sa che sto vivendo uno dei momenti piu' complessi della mia esistenza. Ho evitato accuratamente di confidare particolari, sa solo una minima parte, quella che ancora mi mantiene nell'anticamera della depressione vera. 

> La fine del lavoro un anno e mezzo fa, la crisi violenta di rabbia per la quale ho finito per sentire dolore addirittura fisico, l'estate in cui il giardinaggio e la speranza  mi hanno portato una leggera pace, la terapia che mi ha permesso di dormire, l'autorità di quel  bimbo che amo più della mia stessa vita  che mi costringe a mantenermi in qualche modo in equilibrio, tutto questo, tutto questo sottile e rumoroso  misto di alti e bassi sono terminati a fine anno con un masso sul capo che mi ha portato al totale tracollo psicofisico: la gestione di una zia che in due mesi e mezzo mi ha fatto prendere 10 kg, destabilizzato ormoni e umore, spezzato cuore e sentimenti, strappato la capacità di rialzarmi in maniera sana.

>Eccola la verità del mio momento di vita, io non riesco a rialzare la testa, vivo un profondo stato di apatia e pigrizia in cui qualunque, cosa mi sembra inutile alla mia armonia. Voglio dormire senza sentirmi il mondo circostante che mi respira sul collo. Vorrei stare sola per qualche giorno, ma non trovo nessun rifugio, lavoro costantemente per cercare di mantenere tutti a una distanza kilometrica per evitare aggressioni verbali. Gli amici mi vogliono vedere, gli amanti vogliono il piacere, io a malapena mi alzo la mattina e barcollando cerco di non strapparmi i capelli che tra l'altro ho accorciato,  e di sabotare quel poco luce che è rimasta nella mia testa ancora in grado di tentare una qualsivoglia leggera ripresa di sopravvivenza al mondo.

> Concludendo vorrei che Matthew, non mi sapesse lontano dai suoi desideri per mancanza di interesse verso di lui, ma al contrario che la mancanza di gioia e armonia sono la causa vera di questa ancora lontananza. Non ho mai amato concedere gli altri la mia parte buia, al contrario solo agli altri la mia luce. Non credo possa capire,  sono sicura che come pochi lui  cercherebbe di darmi conforto e io me ne vergono. L'apatia del vivere non si comprende facilmente, ci devi passare, ma questo non lo puoi dire alla gente. Nessuno immagina la solitudine (altruista almeno la mia ) che si puo' provare in attesa che la depressione pura ti ingoi nella sua gola oscura. Nessuno puo' comprendere quando amore ci sia in un essere che si vuol tenere lontano da chi ama, stima, e ammira per non vederlo preoccupato.

Forse un giorno gli inviero' questo post a Matthew, del resto lui sa che scrivo qui, del resto tutto è incominciato qui.   


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