F. da quando ci siamo lasciati mi ha contattato due volte, in entrambi i casi per scaricare le sue sofferenze, farmi pesare la mia scelta di lasciarlo. In effetti a causa della mia sensibilità non gli ho propriamente detto la verità, nel senso che ho buttato tutto sulla mia incapacità di stare in coppia. Non potevo certo dirgli che non mi faceva sentire sicura, che non avevo bisogno di un uomo che rispetto a me, donna, non sapeva fare nulla. Mi sono accorta che è diventato talmente negativo, da farmi stare male, mangiare compulsivamente, che alla prossima lo blocco. Pur di riavermi scenderebbe davvero in basso e io uomini così non li ammiro. Mi sembrano disperati e incapaci di trovarsi una nuova donna.
In questi ultimi 10 giorni passati, però ho rivisto un altro ex, quello che non ho mai dimenticato che silenziosamente forse amo, ma che non crede più in me, ma mi chiama ogni volta che è al paesello per fare sesso, che io regolarmente dono a lui pur di rivederlo. Dopo una discussione ho capito che mi rinfaccia l'incapacità di cambiare nonché di stare ancora al paese, come fosse semplice ( ovviamente è semplice per chi non lo vive) cambiare radicalmente vita con zero euro sul conto corrente, anzi dalla prossima settimana nemmeno più il conto corrente avrò poiché aumenta il rosso e non so più come risanarlo. Questa realtà che vivo e che mi è stata ancora una volta buttata in faccia, mi ha fortemente deluso, sono stata psicologicamente molto male. Non ho una bacchetta magica, la mia vita non cambierà domani, il lavoro è un lontano sogno di anni di luce, molte cose sono impossibili senza uno stipendio. E l' idea che questo stato di stallo continuare chissà per quanto mi demotiva e violenta fortemente. Ho poi ripercorso a ritroso altre storie, riflettendo che quasi tutti gli uomini si allontanano o mi usano solo per sesso perché socialmente non sono nulla; un po' come quando sei figa con la ciccia e poi accanto si mettono modelle. Comunque alcuni di loro nemmeno hanno provato ad aiutarmi. A. quello che mi ha ferito psicologicamente con le sue parole, quanto meno ci ha provato ad aiutarmi anni fa, ma per rispetto ad uomo che non volevo usare, declinai l 'aiuto. In effetti A. ha ragione dopo dieci anni sono sempre uguale con le solite sofferenze, con nulla in mano. Sono così stanca, così delusa e vuota, che non riesco a dormire più, e che se avessi la forza mi scuoierei viva partendo dai capelli, che forse rasero' di nuovo a zero, di nuovo, forse.
