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lunedì 18 dicembre 2017

> mah !!!

Oggi vado a lavorare il pomeriggio, turno scelto da me dopo accordo con tecnico per chiudere una parte dell'inventario che senza di lui difficile sarebbe. Vengo però a sapere venerdì dallo scagnozzo che è venuto a dire eccessivamente la sua sul mio lavoro e a stabilire quasi la proroga del mio contratto che ha precettato lo stesso tecnico.

Sono senza parole!!!

Lui è nuovo, ma viene da esperienza tentennale di vecchia azienda, anch'io nuova ovvio, ma da tutt'altra esperienza e so poco e un cazzo, per cui dovrei avere non dico tanto, la priorità in considerazione del fatto che devo consegnare con una certa urgenza l'inventario. 
Non capisco proprio in  che condizioni dovrei portare a termine il mio lavoro e in che modo pazientare con il tizio nuovo arrivato, che tra l'altro mi ha sottolineato che non andavo lasciata sola per questo compito,   perchè non si trattava soltanto di contare i pezzi e le merci che non sono regolarmente codificati e quindi più complessi per chi non è del campo, ma di sistemare il magazzino dalla A alla Z per dargli un senso.

In sintesi mi chiedo che magie dovrei fare e se questo può essere motivazione del restare.

Mah!!!!

> ma forse sono nata per altro

Devo sforzarmi di ringraziare anche quel poco che mi fa sentire viva, nonostante la grande pena che porto nel cuore per me stessa.
A volte bastano le persone a salvare il salvabile, alcune sono ormai mie amiche.

Sono passata al mercatino natalizio della cittadina dove sono finita.
Ho osservato le persone,
ho chiacchierato,
ho cercato distrazione,
ho mangiato cioccolata.
Alla fine ho desiderato una vita normale.....ma forse sono nata per altro.

sabato 16 dicembre 2017

> che scena è

E sto imparando......ancora una volta il mio vivere è lezione.
Prima con il mio corpo, poi con gli uomini, ora con il lavoro. Estirpare certe idee non è semplice, ma se non voglio finire suicida dovrò sforzarmi di brutto.
E' soltanto questo l'unico e consapevole proposito per questo nuovo anno alle porte:

cambiare radicalmente il mio modo di vedere ogni cosa.

Ebbene continua la mia perplessità......il mio contratto è stato prorogato  di un mese ovvero il tempo di sistemare inventario e magazzino.
Vi spiego meglio, sono finita in un'azienda piccola e incasinata, senza struttura e senza una guida, dove alla peggio si procede a sentimento e dove (detto tra noi) io non servo. Meglio anzi dire che non serve una figura che può avere le mie caratteristiche.
Probabilmente al suo amministratore potrei aver fatto pena poichè senza lavoro, o per suo soccorso innato verso il prossimo avermi offerto un'opportunità economica nel suo paese noioso lombardo per poi provare da me a ribaltare l'effettiva mia disoccupazione.
Non a caso mi chiede più se ho travato altri lavori che come va da lui.
Queste ultime due verità un po' mi fan girare le palle per la mancata chiarezza con il quale sono state e vengono realizzate.

E vattela a pesca la motivazione del perchè io son finita in questo giro.

Ma è proprio a botta de pescà e de soffrirci che forse l'ho tirata fuori la motivazione, ovvero, la mia idea da quando sono studente -causa quello che hanno visto i miei occhi e sentito le mie orecchie- che senza qualcuno che ti apre la strada tutto è complicato nel nostro paese (in effetti è così, ma forse non per me). Certo che esistono i karma e che:

 qualcuno al mondo deve fare da solo.

Infatti ogni volta che mi sono affidata a persone che non ero io per realizzarmi ho sempre raccolto cazzi, cocci, inutilità, tempo perso.

Comunque per essere sintetica che ho già scritto troppo e ritornando al mio pseudo-lavoro, il mio contratto è stato prorogato ad un mese, forse e perchè il nuovo arrivato è venuto a chiedermi quanto mi ci voleva a sistemare il magazzino e se doveva riferire un tempo per il mio rinnovo (che schifo mi manda un estraneo invece di parlarmi lui) avrebbe detto almeno tra due e quattro mesi a.... se poi veniva ascoltato.

Il risultato è stato un mese.

Direbbe mia cugina,

"CHE SCENA E' ?"  quindi  "CHE PROROGA E' ?"

In un mese è impossibile fare quel che resta nel magazzino merci considerando poi il mio part-time. Probabilmente i progetti sono altri da sempre, ma almeno che sia (l'amministratore, amico) chiaro, invece che mandare scagnozzi ad annusare il mio operato e farmi presente di lavorare nel bar del centro.
Roba da matti!!!! Mah!!!

mercoledì 13 dicembre 2017

> viva chi riesce a fottersene

Il mio cuore non sbaglia, no lui non sbaglia quando si sente a casa me lo fa capire.

Ebbene si! Anche questa ennesima esperienza lavorativa (che poi lavorativa manco è stata, più che altro ho fatto pena a qualcuno che ha provato a darmi un'opportunità che mi ha confuso peggio) sta per volgere alla fine.
Approssimativamente ho buttato giù un piano b, per mantenermi a galla psicologicamente, chiudiamo il discorso economicamente.

Oggi a lavoro avrei voluto prendere i miei stracci (cappotto, sciarpa e cappello) e andarmene a fanculo da sola senza se e senza ma. E se avessi avuto una zattera ci sarei pure salita sopra vagando in alto mare con tutto che non so nuotare.

Ennesimo triste discorso col capo, nemmeno da segnalare.
Prima delusione con colleghe ovvero quella che oggi andava via, quella ipocondriaca del lavoro che resta. Sono andati a pranzo fuori e me lo hanno detto i tecnici del laboratorio e non loro, e siccome non sapevo nulla le ho snobbate con regolare bugia. Sono bastate due giornate lontana da loro che manco me consideravano più. Mah! che ambiente e che personaggi.

Scritto ciò, vado.
Me sento na schifezza interiormente parlando, cerco di inviare di nuovo qualche c.v. per combattere la delusione che provo e distrarmi dalle merde che mi chiamano a manetta per esser mangiate compulsivamente.

Viva chi riesce a fottersene di tutto e tutti.

domenica 10 dicembre 2017

> 115 km

115 km per un (mio) pompino.
Cose assurde che mi sconvolgono.
Mah!

martedì 5 dicembre 2017

> lo hanno trovato

L' hanno trovata o meglio trovato.
Chi?
Il sostituto della dimissionaria dell' ufficio produzione dove sono finita.

È un uomo, ovvero, in senso di sostanza del mestiere, o almeno così mi è sembrato in quell'attimo che, andando nell'ufficio di una collega, l'ho visto di sfuggita nella sala riunione. Me lo sono ritrovato avanti seppur  di faccia sul suo cellulare per cui on certo senso lo ricordo vagamente.
Forse ha tra i 45-50, ma in verità bo,  non sono brava a dare gli anni, non l'ho visto bene.
Comunque non so se preoccuparmi o rasserenarmi questa novità.
Vedremo.

domenica 3 dicembre 2017

> mettiamo la così

Mettiamola  così...
se trovo gabbianelle sul Piccolo Naviglio della grigia Milano, posso trovare speranzosa altre vie che non sia quella che ora sto percorrendo.

Ci penso appena mi sveglio la mattina,
ci penso prima di addormentarmi la sera.
Nel silenzio della notte se mi sveglio, durante la giornata se non mi impegno abbastanza.
" Io come ci sono arrivata qui? Io e questa azienda, sembriamo proprio pizza e fichi "
So che mi ripeto, ma è più forte di me.
So che devo prenderla come opportunità, ma faccio fatica.
Ecco se uscissi dalla porta da dove sono entrata per buttarmi in un'altra che tra l'altro e come sempre devo fortemente trovare, sarebbe decisamente meglio.



martedì 28 novembre 2017

> ho vinto un euro

Ecco niente, ieri sera ho vinto un euro, con gratta e vinci portafortuna.
Insomma un euro è sempre meglio che niente. Filosofia del bicchiere mezzo pieno molto in voga ultimamente nel mio quotidiano.

Oggi vado a lavoro di pomeriggio. Poi esco direttamente con il capo che prima di essere tale era ed è un amico.
Per farlo ho dovuto mentire alle suore dove alloggio che mi hanno chiesto anche il nome dell'azienda dove lavoro.
Santiddio non sono una minore.
Incominciano a stressarmi, ma diversamente non c'è soluzione al momento.
Quindi non solo ho pensieri continui sul mio futuro, ma anche su come sopportarle.

Boh chissà.

domenica 26 novembre 2017

> salvataggio

Una domenica di nuove ricche, nuove valutazioni, nuove speranze.
Ho deciso di non uscire e starmene in stanza a pensare al da farsi.

Non lo nascondo, sono delusa e pure preoccupata, ma certa che, devo in qualche mondo andare avanti poichè incapace di un suicidio immediato.

Manderei a fanculo subito l'ufficio dove sono, sopratutto se penso a come e perchè ci sono arrivata.
Prenderei a schiaffi due mie colleghe che per non lamentasi mai con il titolare, si trovano e faranno trovare parte dell'ufficio a prossime difficoltà: si sono sempre accollate tutto il lavoro senza ribellarsi con chi di dovere.
Adesso una se va e l'altra fa la depressa che quasi mi fanno venire il vomito se non fosse che in qualche modo ironico andiamo avanti.

Le piccole aziende hanno un'infinità di problemi sommersi che vengono a galla solo quando incontrano un iceberg.
Io in un certo senso sono sul Titanic e sicuro non saro' la prima a salire sulle scialuppe di salvataggio, per cui anche se non so nuotare (nella similitudine e nella realtà) devo gettarmi sulla prima terra ferma che incontro.
Che Dio me la mandi buona.
E' così.
Purtroppo.


sabato 25 novembre 2017

> io

Non riesco proprio a dormire....eppure dovrei per smettere di pensare.

Ancora una volta ho riempito le mie valigie e mi sono tuffata a capofitto in qualcosa che credevo finalmente un inizio, ma che così pare non sia.
E questo solo pensare che devo ricominciare da capo al di là del fatto che dovrò materialmente farlo, mi destabilizza in una maniera che non riesco nemmeno più a trovare la parole per renderne l'idea.

Non va bene mai niente e siccome non è mai la stessa cosa che sperimento ho dedotto che l'unica cosa sicura, l'unico fattore sempre uguale, quello mai intercambiabile sono IO.
Quindi io sono il "problema".
Il problema principale di ogni regolare fallimento che si accumula nella mia vita.

Forse non credo di meritare abbastanza,
forse non credo di essere capace abbastanza,
forse non lotto abbastanza,
forse non desidero follemente abbastanza,
forse non è abbastanza cio' che faccio (questo è sicuro),
forse non sono sicura di niente abbastanza,
forse sono sempre poco motivata,
forse sono sempre poco incisiva,
forse  la mia strada non è la mia strada,
forse di strada non ce ne è mai stata una che davvero contasse abbastanza.

qualcosa deve essere che sta riducendo la mia via a niente e il mio niente nell'unico senso che riesco a intravedere.

Mi sto chiedendo come ribaltare tutto questo prima che tutto questo ribalti me.

giovedì 23 novembre 2017

> come cazzo ho fatto?

Poi non dormo....
e sto lì a chiedermi rivoltandomi nel letto come un salamella come cazzo ho fatto!!

Si come cazzo ho fatto dal mondo umanistico e sociale ad arrivare in un'azienda di ingegneri e fisici.
Io che non ricordavo più che i protoni facessero parte del nucleo, io che non avevo idea di cosa fosse (in verità tutt'ora fatico a capirla sebbene abbia provato a far mio il concetto) l'impedenza e la sua unità di misura, io che mille altre cose ignoro i tali campi.

Ecco in confidenza non credo durerà.

martedì 21 novembre 2017

> non so da cosa

Qualcuno con più coraggio la farebbe finita una buona volta.

Io invece mi diverto a umiliarmi da sola con la vita che scelgo ogni volta e non so da cosa di vivere.

lunedì 20 novembre 2017

> l'acqua

Avrei così tanto da scrivere....
ho un infinito mondo dentro di riflessioni, ma non so da dove iniziare e sopratutto, se scrivere alla fine sia effettivamente catartico..

E in un vortice che sta annegando la mia anima.
Voglia assurda, perchè tale ormai è, di avere un senso.

Mi manca il mare, l'onda semplice di un fiume.
L'acqua capace di calmare i miei piu' grandi turbamenti: mi manca.

giovedì 26 ottobre 2017

> P e N

Vorrei che certi accadimenti venissero visti da me come opportunità e non come difficoltà da superare.

La mia mente deve sintonizzarsi sulla P (positività) e non sulla N (negatività).
È una questione di bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto il vivere con una marcia in più.

domenica 22 ottobre 2017

> notte con i demoni

Stanotte ho combattuto con i demoni per ben due volte,
ho avuto paura,
ho dovuto pregare per riuscire a dormire.
Ho pensato a lui, persona buona e generosa che li possiede dentro e no lo sa.
Mi sono svegliata con immensa tristezza oggi.
Si! Quando non posso aiutare qualcuno che lo merita sono triste in maniera irrecuperabile.

Il male esiste, l'occultismo lo dimostra.
Provo rabbia poiché molte persone vengono distrutte silenziosamente senza saperlo.

giovedì 19 ottobre 2017

> ripartire da zero

Studi cose, ti illudi di poterci lavorare...
poi cambi radicalmente rotta e devi ripartire da zero.
La tua mente è tabula rasa tutto da riscrivere come un bambino.

mercoledì 18 ottobre 2017

> nota salva vita

E quindi sono in viaggio per Milano.
Per fortuna che devo proseguire, mamma che noia i milanesi, che tristezza.
Due giovani uomini viaggiano con me, sono con la testa nei PC come se non esistesse altro. Come se loro portassero avanti l'economia mondiale.
Mai un parlare di altro.
Mai un sorriso.
Solo facce serie e preoccupate.

Luce, allegria.

Per fortuna che nella bozza del mio contratto vi è citata la nota salva vita, ovvero che sono soggetta a trasferimenti, almeno, così, potrò anche darla qualche volta.

lunedì 16 ottobre 2017

> ......

Mentalmente stanca.
Fisicamente distrutta.

giovedì 5 ottobre 2017

> mi chiedo

Spesso mi chiedo dove trovo la forza, la speranza, la pazienza per non soccombere.

Oggi giornata pesante, che sono così stanca da non riuscire a dormire.

I pensieri vanno e vengono.

domenica 1 ottobre 2017

> se amo

Se amo, se mi concedo in maniera confusa, non equilibrata, controversa è perchè ho bisogno di essere desiderata, accettata, a tratti anche amata se qualcuno ne fosse capace, poiché è solo attraverso ciò che io esperisco di me che cerco di amarmi non sapendolo fare sola, con le mie sole forze.

E' un modo subdolo di attirare l'amore, di usare la passione, lo so, ma come si dice: a  mali estremi, estremi rimedi.

E' continua la mia ricerca dell'amore.
Dell' Amore di me, dell'altro, come stile di vita e di conoscenza, anche sbagliando, anche soffrendo, sperando di gioire.

mercoledì 27 settembre 2017

> questione di cena

Passare da una cena a una pizza mi stava richiedendo uno sforzo non calcolato, pertanto ho optato per la resa.

Vuole scialare e non c'è nulla che tenga.
Abbuffati come se non ci fosse un domani.
Amen!

Ma poi sarà solo una questione di cena?

domenica 17 settembre 2017

> svegliata

Svegliata dopo un'ora dal sonno profondo: pensavo fosse mattina invece appena 00:50.
La vecchietta di cui mi prendo cura all'improvviso si fa saltare la pressione.

Settimana pesante.
La pazienza non mi manca, ma la stanchezza nemmeno.
Non riesco a recuperare...addirittura ho fastidi muscolari.

Riprovo a dormire.

mercoledì 6 settembre 2017

> gabbiani

Da quando sono nella Capitale solo una notte ho sentito i gabbiani.
Mi mancano, il loro canto mi aiuta a stare meglio.

lunedì 4 settembre 2017

> la spiegazione

La cosa che fa più male è quando qualcuno se ne va senza una spiegazione.
Ciò mi ferisce nel profondo.

Io in questo sono stata sempre coraggiosa.

S. e M. Non lo sono stati con me.
Eppure potevano.

giovedì 31 agosto 2017

> chi mi vuole mi cerca

E quindi?
E quindi se una persona non vuole incontrarti, non vuole salutarti o parlarti che se ne stia dov'è.

Io smetto poiché è tutto inutile.
Smetto di interessarsi, di rendermi disponibile, di prestare attenzioni gratuite, per quella strana cosa che può chiamarsi, affetto, stima, ammirazione.

Aveva ragione una mia vecchia zia: chi ti vuole ti cerca,  non solo quando ha bisogno o quando é infelice, solo, triste e in cerca di consolazione.

Sto capendo che pensieri di delicatezza, premura, attenzione non portano a niente è tutto un optional per  molti altri e a me procura solo delusione.

Ma chi me lo fa fare mi sto chiedendo!


mercoledì 30 agosto 2017

> stato depressivo

Quest'anno è più duro, il lavoro.
Non so precisamente per quale motivo, ma di certo percepisco uno stato depressivo che mi attanaglia.

Ho già rotto due piatti, bruciato quasi una pietanza, una sera ho dimenticato di mettere la sveglia, ho problemi di comunicazione con una persona a cui tengo, ho l'autostima sotto i piedi e 7 kg all'attivo accumulati negli ultimi tre mesi.

Penso mille cose e non ne concludo nessuna.

Scrivo a singhiozzi.

Cammino nel centro a musica alta nelle orecchie, semmai un attentato non voglio accorgermi di nulla.

Vorrei mollare tutto, ogni cosa, l'insoddisfazione è alle stelle.


venerdì 25 agosto 2017

> sull'anima

Oggi sono stata cosi:

stanca,
delusa,
infastidita,
arrabbiata,
sola,
angosciata,
pensierosa.

Una giornata pesante di cui ancora porto i segni sull'anima.

Non ho forze, chiunque potrebbe ferirmi.

lunedì 21 agosto 2017

> dimenticarlo

Io vorrei solo dimenticarlo, ma il tempo necessario potrebbe essere molto e a me fa paura tenerlo ancora nella testa: mi fa desiderare cose difficili se non impossibili.

Non è giusto.

Odio l'averlo ritrovato quando nemmeno ci pensavo, in un paese lontano che quasi mi manca, come lui.

Oh quando dovrò lavorarci per metterci un punto, voltare pagina.

sabato 19 agosto 2017

> l'ho amata da subito

Io amo Roma, l'ho amata da subito senza un perché, a pelle.
Senza spiegazioni ritornare a lei è serenità per me.
Quando non so che fare, quando tutto è confuso, quando sono delusa, per cercare speranza,  me, me dispersa, illusa e disillusa.

Penso che potremmo dividerci stavolta e, se fosse cosí, sarebbe più semplice lasciarla per un amore più grande ovvero quello del cuore e non per l'impossibilità del sopravvivere.
Ma la vita ha progetti incomprensibili al presente, quindi non si può far nulla, pertanto va così.

Per ora vivo, in silenzio, segretamente, attimi, attimi romani, poi si vedrà....forse, chissà!

martedì 15 agosto 2017

> tormento

Il mio tormento si era solo assopito per alcuni mesi, esso risorge, esplode violento di nuovo e io non so gestirlo.
Perdo il senno, mi accartoccio. E come un nastro che si riavvolge veloce indietro e io piombo nel buio.

Il cibo può salvare,
Il cibo può uccidere, di una violenza inaudita.
Rovina l'essenza, inginocchia la vita.

Ci si rialza prima o poi. Tardi alla fine e mai in sicurezza.

In estate non ho energia, regolarmente distruggo qualunque cosa.
Spero che ottobre arrivi in fretta.

venerdì 11 agosto 2017

> vorrei

Noi (io e i miei neuroni) siamo sopravvissuti al vino buono (Sagra inaspettata) e al caldo (inatteso così anch'esso). Ciò a cui invece stiamo soccombendo è il cibo; ho ripreso compulsivamente a farmi del male, chissa, forse, prima o poi imparerò ad amarmi abbastanza.

Il perito che sto aiutando nel trattamento di pratiche arretrate è matto, ma mi tratta bene, colazione ogni mattina, caffè, bevande attenzioni di ogni tipo.
Conosce il mio amico avvocato, vive alla giornata, ha un problema di salute di cui non vuole occuparsi, beve birra, si occupa della madre anziana e ha due sorelle.
Ridiamo, parliamo di uomini,donne e sesso nelle pause delle monotone pratiche di incidenti, avvocati e preventivi.
Mi è simpatico e credo si trovi anche bene con me, ma forse non ci sarà modo di continuare, perché potrebbe esserci nell'aria un cambiamento per me.

Vorrei essere capace di mettere una pietra sopra a Matthew, ma ancora non ne sono capace.
Vorrei cercare di essere un donna normale e non un'amante.
Vorrei cercare di essere distaccata, ma mi sento fragile al tal punto da prevedere ulteriori casi passionali-sentimentali in cui sarò invischiata senza recupero.

E magari finirò al Nord, in quel Nord che non mi aspettavo, come ogni cosa di me e della mia vita.

martedì 8 agosto 2017

> dal perito

Questo è il quarto giorno di forte caldo per me, un tasso di umidità che mi toglie ogni forza.
Ieri mattina sono andata a lavoro -va beh chiamiamolo così a segno di speranza-, cioè aiuto a scrivere e compilare pratiche ad un perito assicurativo in cambio della gloria, ovvero in cambio di pochi spiccioli. Al ritorno mi sono abbrustolita in macchina senza aria condizionata, che finalmente oggi mi verrà ripristinata.

Il perito è un tipo schizzato ed esaurito, capire le dinamiche di questo lavoro per poterlo far mio è una sfida senza precedenti, considerando i miei neuroni già sottoposti a caldo infernale di questi tempi.

Stasera sono stata invitata ad una sagra: del vino.
Se sopravvivono vi racconterò.


domenica 6 agosto 2017

> pensando a rilento

Il milanese non è venuto e forse è stato meglio: io ho pensato, io ho riflettuto, io ho sofferto silenziosamente questo caldo torrido, umido.

E quando dico ho pensato, mi riferisco al quasi, sicuro cambiamento che mi travolgerà nel prossimo ottobre.
Non sarà semplice, mi porterò dietro ancora la solita magagna interiore, sarò messa alla prova da un uomo inaspettato.
In cambio potrei avere un lavoro.

Vado molto a rilento a causa del caldo. Mi aggroviglio nei pensieri, miscelo cose, parole, sensazioni.

> il milanese

Ieri sera ho avuto un milanese a cena.
Uomo carino, niente male.

Una parte di me voleva provarci, l'altra parte mi ricordava che forse, essendo impegnato era meglio ritirarsi.
Che le conseguenze sulla mia psiche, di tresche con uomini impegnati si traducono regolarmente in: sono proprio zoccola.

La sera è passata con una sorta di freno a mano, con controllo costante anche sugli sguardi.

È assurdo come io non riesca a controllare il mio istinto quando ho dinanzi un uomo che mi piace, che mi affascina, ci ricamo indipendentemente dal suo stato civile.

Credo di essere malata sul serio in questo senso. Sarà per questo che continuo ad esser una vagabonda dell'amore.

Oggi il milanese dovrebbe ritornare a casa mia.

Oggi io potrei essere stronza.

martedì 1 agosto 2017

> la telefonata

Eccallá arriva puntuale come la mezzanotte per Cenerentola, la telefonata di chi non trova pace con la sua donna e vorrebbe raggiungerla con la sottoscritta.

Quando "ello" vuole vedermi c'è solo da pensar male su di me.
Nonostante gli abbia scandito che ho una prova lavoro e non sapevo se mi sarebbe riuscito di vederci, ha insistito esclamando: "un giorno si può sempre fare, ti richiamo".

Ecco mi chiedo, ma se ce l'ha la compagna perché affogare la noia tra le braccia di una sfigata, barilotta nemmeno un granché?

Certo che gli uomini sono strani sul serio.

venerdì 28 luglio 2017

> porca puttana

Sbaglio sempre io alla fine: è così.
A credere che al di là del sesso tra un uomo e una donna, possa esserci dell'altro.
Eppure dovrei ricredermi, si ricordano di me quando si lasciano, vanno crisi, ricordano la mia essenza.

Porca puttana,  la mia incapacità di chiudere è basta.

giovedì 27 luglio 2017

> e poi gli uomini

In piena notte, con gli occhi sbarrati a rigirarmi nel letto, in preda ad un' insonnia galoppante penso:

1) se un uomo dopo essere stato o essere quasi stato con te, non ti bacia quando ci si sta salutando  due sono le ipotesi:
non gli sei piaciuta abbastanza (forse per niente),
ti ha solo usata e quindi subito crea il distacco.

2) se la dai o quasi la dai al primo incontro hai ben che firmato la tua stessa fine con quello a cui l'hai data o stavi per dare.

3) voltare pagina aiuta a non sentirti rifiutata, a non sentirsi una zoccola. La seconda è peggio della prima, garantisco.

Dopo riflessioni di merda sugli uomini e sul darla o meno...... vorrei solo dormire.

sabato 22 luglio 2017

> così pensando

Vengo da una settimana pesante, per molti attimi ho pensato di non farcela, tutt'ora lo penso datosi che la settimana non è ancora finita.
Non far tracollare la grande bugia è stato allucinante, sfogare tutto nel cibo, mandare la dieta all'inferno, chiedere la grazia perenne che tutto trovi una soluzione dentro e fuori di me, sono stati i pensieri e le speranze quotidiane.
Ho complicato la mia vita ancor di più e forse quella di qualcun'altro, ma diversamente proprio non era possibile.

Sono poi preoccupata. Con Matthew ci siamo conosciuti e puff è sparito, si è ritirato pian piano e in silenzio. Lo avevo avvisato che non doveva aspettarsi una grande bellezza e un granchè di donna sensuale, non l'ha fatto e quindi anche le confidenze e la possibile amicizia sono morte in quell'incontro.

Ho compreso alcune cose sul mondo virtuale, sugli uomini, su me stessa.

Sto cercando di voltare pagina per ricostruirmi, fuori e dentro il web, fuori e dentro di me.

Sto cercando di sorridere quando non vi è nulla che lo giustifichi.

Mi sto chiedendo se sarò capace di essere serena  un giorno.

Mi prendo cura del mio gatto.

lunedì 3 luglio 2017

> conseguenze

Devo sparire di casa un mese e non so dove andare......
conseguenza questa di una grande bugia.
Sono stressatissima.

domenica 2 luglio 2017

> ne verrò fuori

Pensavo che è una settimana ricca di pazienza, impegnativa e prossima alla creazione di ulteriori bugie, per quest'ultima modalità di vita provo una tristezza infinita.

Non mollo, ne verrò fuori in nome della Fede che ancora non vacilla.

Ah! Continuo a pensare alla persona sbagliata.

domenica 25 giugno 2017

> in questa mia stanza

Stamattina mi sono svegliata presto considerando i miei orari, ho aperto il balcone e ho notato che il tempo era più fresco rispetto ad ieri. E' così che mi piace il tempo, l'eccesso di caldo mi destabilizza e servo a ben poco.
Ho fatto colazione, il pane tostato e la mia marmellata (sto imparando a fare la marmellate in casa e un paio sono uscite davvero perfette), l'orzo e caffè, insomma una colazione normale che io però non dovrei proprio vedere per i miei kg di troppo sebbene ne abbia già tolti una decina.
Con la tazza tra le mani vagavo nel giardino alla ricerca del mio gatto che stanotte non è tornato a casa. Nell'intanto pensavo che nella mia vita vi è stato un alto livello di pigrizia, per mancanza forse di stimoli, di solitudine anche, di persone  giuste o di autostima per cui non valeva mai la pena niente,  e che tra poco, alla soglia degli anta, ho panico e  ansia per il mio futuro come non mai: devo ricominciare anzi incominciare, del resto nulla mai vi è stato con logica e criterio secondo la mia età.

Il lavoro è terribilmente ridotto anche quello estivo, forse nel primo autunno farò la baby sitter di due nanerottoli h 24, spero quindi di essere ben pagata, l'unico modo questo, di mettere soldi da parte per tentare di riprendere gli studi, la mia laurea non serve a molto e devo inventarmi qualcosa, anche perchè non riesco a vivere alle spalle di un uomo che mi campa e di mia madre che siamo così diverse. Cercavo già qualche master, pensavo pure che andava fatto subito, ma i soldi non sono mai riuscita a metterli insieme, impegnata con me ero a non amarmi e farmi sottopagare.

Ma forse doveva andare così chi lo sa.

Sto sistemando la mia stanza poi, martedì dovrebbe arrivare mia zia che è ospite da me e di solito le preparo la mia camera. Quest'anno causa anche la mia bugia resterà una settimana soltanto e inconsapevolmente nel male della menzogna, forse le ho dato possibilità di predisporsi ad un cambiamento che poi così negativo non sarebbe, semmai accadesse.
Resterei tutta la giornata in questa mia stanza stravagante per non uscire fuori, nel mondo, dove in automatico ricordo di non riuscire a vivere con coerenza in questa società.


venerdì 23 giugno 2017

> ho dovuto mentire

Ho dovuto mentire.

Ho dovuto farlo per una situazione familiare che non riuscivo più a gestire e, sebbene sia stata una scelta inevitabile, non vivo bene.

No, non vivo bene, poiché una bugia ho scoperto, può generarne altre figlie bugie per la sopravvivenza della madre.

Purtroppo non ho potuto fare diversamente, ci sono persone che vanno indirizzate al cambiamento soltanto quando davvero riconoscono la tua non disponibilità e, siccome non so dire di no a certe persone, a volte sono costretta a inventarmele di tutti i colori.
Essere disponibile per cause diverse dall'esserlo puramente (esiste anche una situazione del genere sopratutto se non vivi da sola e lontano e non sei stronza e menefreghista) danneggia,
Sono sinceramente un po' stanca  di queste situazioni regolari nella mia vita, ovvero fare sempre troppo parte della vita degli altri impoverendo la mia.

> pensare molto

Forse sono io quella sbagliata, quella che pensa troppo, quella che per muoversi deve essere la più organizzata possibile, quella che non sa più come non sbagliare più per venirne fuori da sola, cercando di non far morire ciò che desidera.
Forse sono io e nulla più.

Oggi ricevo messaggio whatsapp da conoscente che spero diventi amica. Una ragazza o meglio donna in serie e pesanti difficoltà economiche in casa affitto nella Capitale, senza lavoro fisso, stressata e sotto esame (sta studiando per la sua passione nonostante l'età). Oppressa dalla situazione buia e complessa che vive mi raccontava di questo e mi chiedeva altro.
Ebbene io non mi sono mai sentita di affrontare niente di così precario senza un lavoro che non dico molto, ma almeno continuativo, che mi garantisse la tranquillità necessaria per sopravvivere alla meglio in una grande città, di studiare o comunque fare altro che mi recasse piacere e conoscenza..

A questo punto non so se ammirare questa donna o dire a me stessa che senza garanzie è meglio restare impantanata per non finire nel peggio.
Boh! ci sono cose che mi fanno pensare molto come:
nella vita ci vuole coraggio o
nella vita ci vuole almeno un po' di sicurezza.

martedì 20 giugno 2017

> almeno questo

Ho sedotto uomini belli e uomini brutti, affascinanti, sgrammaticati (si, si che la grammatica non sapevano nemmeno cosa fosse eppure ricchi e realizzati in tutto), impegnati, non impegnati, separati e sposati.

Ho rasentato ben due volte l'innamoramento e la premura di condividere con loro anche figli non miei. Per uno ho addirittura pensato di lasciare il mio poco "tutto" per seguirlo ovunque (errore questo, poichè deve essere reciproca una prova simile).

Ho pianto molto, lacrime gratuite per uomini che forse all'oggi ricordano solo la mia bocca, ho pregato per loro perchè' alla fine e nonostante tutto mi hanno permesso di accettare una parte di me altrimenti negata.

Ho pianto molto in verita' per molte altre situazioni più vitali nelle quali incappavo e non riuscivo a svincolarmi: come i  lavori sottopagati, non adeguati alla mia indole, lavori tanto per guadagnare qualcosa, lavori che basta che lavori o come familiari incapaci di tener conto delle mie insicurezze e fragilità. O come la gestione di un corpo, difficile e mai sentito mio veramente.

Ho beccato critiche,
ho centellinato elogi.

Ho dato, dato, dato molto e gratis a chiunque, senza nessun tornaconto che non fosse l'essere accettata ( sbagliatissimo anche questo, raramente alla fine ti accettano come sa farlo un te stesso guarito, e consapevole).

Ho desiderato infinitamente la libertà, il sentirmi qualcuno che mi permettesse di poter stare a testa alta in contesti apparenti nei quali affondavo.

Ho desiderato scrivere, lo desidero......lo sto facendo e non solo qui.
Almeno questo.